di Valerio Cosca
L'ultima ruota del carro, per la regia di Veronesi, è un film che si presta a svariate contraddizioni. Lo si potrebbe definire un ambizioso - e non del tutto riuscito - tentativo di ridisegnare i confini della storia italiana, attraverso la vita di un personaggio qualsiasi: Ernesto Fioretti, rappresentazione di un antieroe piuttosto ingenuo, sempre preso a rapportarsi in contesti che ricordano i Malavoglia di Verga. Dapprima la famiglia della moglie Angela - anche lei antieroica, e decisamente contro ogni odierna logica femminista, assai lontana dallo stereotipo della donna forte e indipendente dall'uomo - e successivamente dall'amico Giacinto, sempre in cerca di una strada facile per il successo.